CAPODANNO IN ROSSO... PERCHÉ?


Il colore rosso, fin dall'antichità e nelle diverse culture, ha assunto diversi significati e non sempre positivi. E' certamente il colore che più di ogni altro viene associato all'energia vitale, alla passione e all'amore, anche se in alcune culture, proprio per connotare ulteriormente gli istinti più profondi legati a questo colore, viene contrapposto al colore bianco, simbolo di purezza, delicatezza e, all'estremo, di castità.

In realtà, l'utilizzo del rosso per rappresentare i sentimenti e le tensioni più viscerali dell'essere umano è legato alla percezione che ne abbiamo, alle reazioni impulsive che si scatenano in noi davanti a questo colore. Per la maggior parte delle persone il rosso evoca in profondità un senso di potere, di espressione del successo, del desiderio di emergere e realizzarsi, di catalizzare le proprie energie e dare concretezza alla fantasia. Istintivamente, quindi, proviamo attrazione per un indumento o un oggetto di colore rosso proprio a causa della capacità di collegarlo alle passioni che vivono e si combattono dentro di noi. Per alcuni individui, invece, il colore rosso può essere addirittura irritante; normalmente avviene nelle personalità più discrete, dal carattere remissivo e caratterizzato dalla timidezza, e che in genere non amano mettersi in mostra o essere al centro dell'attenzione. Tuttavia, sono proprio queste le persone che maggiormente subiscono il fascino del colore rosso quando è abbinato a determinate immagini, simbolicamente associate a ricorrenze piacevoli (ad esempio le decorazioni natalizie, un mazzo di rose per un anniversario, un rossetto particolarmente sexy, una pizza con gli amici).

Il rosso è un colore potente, di fronte al quale nessuno di noi, nel bene e nel male, può restare indifferente. Non è un caso, infatti, che sia stato utilizzato abbondantemente anche nella realizzazione dei marchi di numerosi prodotti che oggi identifichiamo all'istante, ricordiamo senza fatica e di cui memorizziamo gli slogan.
E' sufficiente chiudere gli occhi e pensare a una Ferrari, per avere un'immediata riprova di queste considerazioni. Qualcuno è riuscito a visualizzare una Ferrari blu? O grigia? 

Ed è al colore rosso che, più di tutte le altre Festività, è collegata la ricorrenza del Capodanno. Le ragioni di questo abbinamento sono diverse, e provengono dalla storia e dalle tradizioni perlopiù rurali. Partendo dalla Cina e passando per l'India, fino ad arrivare ai Romani e ai feudatari medievali, il rosso era il colore del potere e della fortuna (meglio: delle persone che lo indossavano e che così rappresentavano il loro status sociale di persone fortunate in quanto benestanti), così ad esso si associò nel tempo un significato propiziatorio, legato all'abbondanza delle messi, all'assenza di carestie, al potere rigenerante delle nuove stagioni e alla forza dell'imprevisto che è insita nel futuro, prossimo o remoto che sia. 
Per tali motivi, a Capodanno si indossa qualcosa di propiziatorio, simbolo del rito di passaggio dal vecchio al nuovo, dal noto (ciò che è stato) all'ignoto (ciò che sarà). Si saluta ciò che è stato per accogliere ciò che verrà. E, dato che storicamente il colore propiziatorio è sempre stato il rosso, ecco che tutt'oggi decidiamo di indossarlo nell'ultima notte dell'anno, sotto forma - generalmente - di biancheria intima che, più di ogni altro indumento, è a contatto con la nostra pelle, vicina al nostro sangue (simbolo di energia) e al cuore, il simbolo della vita e dell'amore per eccellenza.

Il rosso è quindi il colore che, più di ogni altro, in questo momento dell'anno non può e non deve mancare dal cassetto di ogni donna, per esprimersi in sicurezza, personalità e con passione. 

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Buon 2020 dal nostro team!











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