Sua Maestà la scarpa col tacco


E' inutile negarlo, le scarpe col tacco sono un vero e proprio must femminile, un accessorio per ogni tipo di donna: siano esse con il tacco a spillo o con la zeppa, un sandalo o un décolleté, le scarpe col tacco possono essere adatte a qualsiasi occasione; impreziosiscono i piedi, slanciano la figura e aiutano a sentirsi più seducenti e sicure di se stesse. 
Di certo oggi in commercio c'è l'imbarazzo della scelta ed è possibile orientarsi anche su vere e proprie scarpe-gioiello, ornate con strass, fiocchi, paillettes e applicazioni di vario genere, che donano la sensazione di indossare un capo davvero ricercato, che valorizza lo stile e la figura; una scarpa, indubitabilmente, sa dire molto di chi la indossa, del suo temperamento e dello stile che predilige.

Ma come sono comparse le scarpe col tacco nella nostra storia? Pare che i primi esemplari risalgano addirittura all'epoca degli Egizi, già precursori per LE CALZE e per IL PROFUMO; esisteva infatti un particolare modello di zoccolo con il tacco, utilizzato soprattutto dai macellai per proteggere le vesti dal sangue degli animali.

Nel X secolo le scarpe col tacco diventano di uso comune: vengono utilizzate per cavalcare perché in grado di dare maggior stabilità, bloccandosi meglio sulla staffa, e quindi adoperate anche durante le battaglie; in seguito prenderanno la forma degli stivali, iconici per quanto riguarda l'immagine del cowboy, ma tuttora prediletti da chi pratica equitazione.

Le scarpe col tacco si diffusero inizialmente in Turchia e in Ungheria, e in seguito nel resto d'Europa. Si trattava di un modello simil-Plateau, chiamato Chopines, ovvero le Pianelle in voga tra le prostitute veneziane, da loro predilette per apparire più alte rispetto alle colleghe e con le quali attiravano l'attenzione dei clienti e assumevano un portamento più sensuale.

Chopines (Pianelle) di fattura italiana, XVI sec.

In seguito la scarpa col tacco divenne un accessorio comune dell'aristocrazia, anche per un uso quotidiano: erano infatti le calzature ideali per evitare di sporcare l'orlo inferiore degli abiti, in un periodo in cui le strade erano particolarmente sporche e fangose.

Le prime scarpe con il tacco alto si attribuiscono a Caterina de' Medici (1519-1589), che in previsione del matrimonio con l'alto e robusto Enrico II Duca d'Orleans, futuro Re di Francia, disegnò insieme a sarti e artigiani fiorentini una calzatura speciale che le permettesse di apparire più alta e slanciata e non sentirsi troppo piccola a fianco del marito. Le scarpe che Caterina indossava avevano davvero un tacco piuttosto alto, che andava da un minimo di 7 cm e, in seguito, arrivò a 10 cm. Caterina fece scalpore alla corte di Francia per le sue calzature, che divennero ben presto un accessorio imperdibile nell'abbigliamento modaiolo delle dame di corte. Del resto a Caterina de' Medici si devono anche altre fondamentali "invenzioni" per l'abbigliamento intimo femminile: a lei si deve infatti l'introduzione della moda del corsetto e, soprattutto, delle mutande, fino ad allora accessorio sconosciuto. E, infine, fu proprio Caterina, in difficoltà ad avvicinare il marito (!), a introdurre in Francia - almeno a corte - l'abitudine di usare acqua, sapone e profumo, per attenuare il cattivo odore. 

Scarpa con tacco alto, dal modello introdotto da Caterina de' Medici (XVI sec)

La scarpa col tacco conoscerà un'ulteriore rivoluzione grazie a Luigi XIV, il Re Sole, che, non godendo di una statura importante, prese l'abitudine di utilizzare calzature che lo facessero apparire più alto. Fece produrre un paio di calzature con il tacco rosso con le quali si fece ritrarre, e che divennero da lì in avanti il suo segno distintivo; successivamente regolamentò l'utilizzo di questo vezzo ai soli membri della sua corte. 
Anche la Marchesa di Pompadour, amante ufficiale di Luigi XV, sviluppò una passione irresistibile per le scarpe con il tacco, ma andò oltre, lanciando una nuova moda a corte, prontamente imitate dalle altre dame: si fece infatti spesso ritrarre con calzature abbinate al colore dei suoi abiti per colore e tessuti, in uno stile impeccabile, che di certo scatenò non poca invidia nei salotti dell'alta aristocrazia. 


(Il Re Sole ritratto con le sue immancabili scarpe con il tacco rosso.)

Il famoso stilista Christian Louboutin ha preso ispirazione proprio dall'idea di Luigi XIV per la sua celebre collezione di scarpe col tacco dalla suola rossa:


Dopo la Rivoluzione Francese, con l'avvento dell'Illuminismo e al conseguente aumento del rigore nei costumi, tutto ciò che veniva collegato all'esibizionismo e all'ostentazione dei nobili e degli aristocratici perse del tutto la connotazione positiva che aveva avuto fino ad allora; scarpe col tacco, gioielli e abiti sfarzosi vennero considerati articoli prettamente femminili e se un uomo continuava ad indossarli veniva accusato di avere tendenze omosessuali. Anche nella moda femminile, però, il tacco perse la sua importanza, finché mostrare un piede o una scarpa per una donna assunse un significato volgare e dispregiativo; tornò in auge soltanto alla fine dell'800, quando alcuni fotografi dell'epoca realizzarono le prime foto erotiche, immortalando donne discinte o senza veli, ma con addosso scarpe con il tacco. 
Da quel momento in avanti, però, le scarpe con il tacco sono state sempre presenti nella moda femminile, con il tacco più o meno affusolato o la scarpa a punta o tondeggiante, più scollata o più chiusa, con o senza laccetti. Il successo definitivo è giunto anche grazie alle attrici di Hollywood, in particolare a Marilyn Monroe, a cui è attribuita la celebre frase: "Date a una donna le scarpe giuste e conquisterà il mondo".

E da allora, la scarpa col tacco è entrata a far parte dell'immaginario comune, diventando una vera e propria icona, grazie anche ad alcune pellicole che hanno contribuito a fissarne l'immagine: dalle scarpe da ballo di Ginger Rogers e Fred Astaire, alla scarpetta di Cenerentola, alle scarpette rosse di Dorothy ne Il Mago di Oz, fino ad arrivare alla scarpa rossa di Kelly LeBrock ne La Signora in Rosso o a quelle di Jennifer Beals in Flashdance.

Le scarpe, insomma, oggi sono un vero e proprio accessorio di bellezza, in grado di far risaltare l'abbigliamento e far sentire bene chi le indossa, indipendentemente dai gusti personali: qualcuno le predilige appariscenti, mentre altri le scelgono per la comodità o la sobrietà. In ogni caso sanno parlare di noi e del nostro carattere, e possono diventare una potentissima arma di seduzione.

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Lo Staff.

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